Montevertine

Le Pergole Torte

L’azienda nasce nel 1967 per opera di Sergio Manetti, industriale di Poggibonsi con una grande passione per il vino e il territorio del Chianti. Sergio non si fa sfuggire l’occasione dell’acquisto della proprietà dal Vescovado di Fiesole, e comincia subito un’opera di ristrutturazione generale. Vengono costruite a poco a poco le cantine, vengono impiantati i vigneti e soprattutto inizia la collaborazione con l’amico Giulio Gambelli, il più grande esperto di Sangiovese vivente. I primi anni sono di sperimentazione, ma già alla fine degli anni ’70 il nome di Montevertine inizia a comparire su tutte le riviste specializzate come uno dei migliori esempi di Chianti Classico. Nel 1977 avviene la svolta: nasce il Pergole Torte, primo esempio di sangiovese vinificato in purezza prodotto nella zona. Il vino viene paradossalmente bocciato dal consorzio del chianti classico, in quanto non rispetta i parametri di produzione non comprendendo anche le altre uve comprese nel disciplinare dell’epoca. Ciò spinge Sergio ad prendere la decisione di uscire dal consorzio, rinunciando al marchio del Gallo Nero sulle proprie bottiglie. I vini di Montevertine da questo momento saranno tutti denominati “Vino da tavola”. Questa strada verrà in futuro seguita anche da altri produttori e ciò darà origine al fenomeno dei vini cosiddetti “Supertuscans” dalla stampa estera. Lo sviluppo di Montevertine intanto continua, nei primi anni 80 vengono impiantate altre vigne e il successo dei vini, sempre rigorosamente a base sangiovese, accresce di anno in anno. Sergio Manetti scompare nel novembre del 2000, lasciando il timone al figlio Martino, suo braccio destro già da una decina d’anni. Martino porterà avanti fino ai nostri giorni lo sviluppo dell’azienda, piantando nuove vigne fino a raggiungere la superficie attuale di 18 ettari, sempre mantenendo rigorosamente l’impostazione tradizionale dei vini prodotti, a base esclusivamente di vitigni autoctoni
Sergio Manetti
Era il 1968 quando Sergio Manetti, proprietario del podere di Montevertine, decise di inoltrarsi nel mondo della viticoltura. Aveva acquistato il podere giusto un anno prima, ad un asta nella quale vennero vendute diverse proprietà agricole del Vescovado di Fiesole, fra le quali vi era appunto anche Montevertine, una collina nel mezzo dell’alta valle della Pesa, sotto il paese di Radda in Chianti. Vi era una villa da restaurare, qualche ettaro di terreno coltivato a grano, qualche olivo, un po’ di bosco e qualche filare di viti, piantate nel pendio che guardava a nordest. Queste viti erano vecchie, i filari erano storti. Erano “Pergole Torte”, come disse Bruno Bini, il mezzadro che abitava a Montevertine. Un caro amico di Sergio Manetti, Giulio Gambelli, giunto a Montevertine disse un’altra cosa: che quel terreno era adatto ad impiantarci una vigna fatta come si deve. Sergio Manetti non ci pensò due volte. Produrre il “suo” vino era sempre stato il suo sogno, lui veniva dal mondo della siderurgia, dove non c’è spazio per la poesia e la passione. Vennero impiantati due ettari circa di vigna. Sangiovese in gran parte, un po’ di canaiolo, qualche vite di trebbiano e di malvasia. A quei tempi il Chianti Classico si faceva così. I pali che sostenevano i filari erano di cemento, di quelli coi buchi, arrotondati in testa. I filari erano larghi tre metri, fra una vite e l’altra c’era un metro. Il sangiovese era sangiovese, a quei tempi non si parlava ancora di cloni. La vigna venne bella, venne poi costruita la cantina, il primo vino venne fuori tre anni dopo. Era il 1971, era il Chianti Classico di Montevertine, era buono. Sergio Manetti aveva coronato il suo sogno di essere viticoltore.
Martino Manettii
Proprietario
Nel 1977 fu presa la decisione di produrre un vino nuovo, un sangiovese in purezza fatto con uva proveniente dalla vigna più vecchia. Nacque così un vino che prendeva il nome dalla vigna, un cru, come in Borgogna o in Piemonte. Si chiamava Le Pergole Torte. Questo vino ebbe un successo immediato. Dopo tanti anni di immobilismo, qualcosa di nuovo nasceva fra le colline del Chianti Classico. Sull’etichetta però non appariva questa denominazione. Il consorzio a quel tempo non la concedeva ad un vino prodotto con sola uva sangiovese. Sergio Manetti non se ne fece un cruccio, chiamò il nuovo arrivato semplicemente Vino da Tavola e andò avanti per la sua strada. Oggi la nostra prima vigna ha cinquanta anni. Diciotto anni fa Sergio Manetti ci ha lasciato, come hanno fatto Giulio e Bruno, sei e cinque anni fa. Noi di Montevertine abbiamo promesso di continuare la loro opera con il loro stile, senza cambiare nulla nel metodo di vinificazione. Fermentazione alcolica e maleolattica in vasche di cemento, invecchiamento in barriques Allier di tostatura media nel primo anno e in botti di rovere di Slavonia nel secondo. Nessuna filtrazione ne’ chiarifica, imbottigliamento per caduta e riposo in bottiglia di almeno tre mesi prima dell’uscita sul mercato. Ciò che è cambiato negli anni, inevitabilmente, è l’uva. La produzione del Pergole Torte è via via aumentata col tempo, man mano che anche le altre vigne acquistavano maturità. Oggi la selezione di sangiovese viene fatta anche nelle vigne contigue, tutte comunque di età superiore ai quindici anni. Ma il cuore della produzione rimane sempre dove tutto è iniziato, nella prima vigna di Montevertine. Il Pergole Torte non è mai stato, e mai vorrà essere, un vino di impatto immediato, concentrato, muscoloso. E’ semmai il contrario, elegante, soffice, persistente ma allo stesso tempo delicato. Un vino che solitamente è meglio aspettare per un po’, all’uscita non rivela quasi mai tutte le sue qualità, specie quando si parla di una buona annata. Quello che cerchiamo di fare è portare nel bicchiere il gusto della nostra uva, e quindi di riflesso della nostra terra, senza interferenze di sorta. Rispettando quello che ci ha dato la natura, nel bene e nel male.
Montevertine
Località Montevertine
53017 Radda in Chianti (SI)
0577 738009